Art. 2.
(Carta di garanzia).

      1. Il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, sentiti il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e gli enti di promozione sportiva più rappresentativi a livello nazionale, approva, con proprio decreto, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, una Carta di garanzia per la tutela dei minori nella pratica sportiva, che impegna le società e le associazioni sportive ad osservare criteri di tutela e di promozione dell'educazione attraverso lo sport. La Carta è approvata previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, che sono tenute ad esprimerlo entro trenta giorni dalla data di trasmissione dello schema del decreto.
      2. La Carta di garanzia è redatta in base ai princìpi di lealtà e di rispetto nella pratica sportiva e in particolare:

          a) reca i princìpi e le finalità di cui all'articolo 1;

          b) stabilisce il diritto di partecipazione per tutti, prevedendo che le associazioni e le società sportive, le federazioni sportive, gli enti di promozione sportiva e tutti gli altri organismi sportivi riconosciuti dal CONI garantiscano ai minori di quattordici anni pari opportunità di coinvolgimento diretto nell'attività sportiva, ivi compresi gare e tornei organizzati;

          c) stabilisce il divieto dell'uso di sostanze dopanti e di ogni altro preparato che possa alterare le prestazioni sportive;

          d) prevede il rifiuto della violenza, impegnando i soggetti di cui alla lettera b) a impedire ogni forma di violenza, verbale e fisica, finalizzata a stabilire una supremazia sull'avversario al di fuori del corretto confronto sportivo o ad affermare supremazie nel gruppo dei pari con metodi coercitivi;

          e) garantisce che la pratica delle attività sportive non comprometta il percorso scolastico del minore;

 

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          f) prevede adeguati strumenti per consentire alle famiglie di partecipare in modo attivo all'attività dei soggetti di cui alla lettera b) al fine di consentire la conoscenza, il confronto e il dialogo sui princìpi educativi utilizzati nell'insegnamento della pratica sportiva ai figli.